Campobase

Proviamo ad aprire una nuova via.

Quando nel settembre del 2021, con alcuni amici, abbiamo pensato di provare a dare un riferimento, culturale prima ancora che politico, per alcuni valori propri dell’anima popolare, liberaldemocratica ed ecologista della nostra terra, per chi ritiene che i problemi della nostra società vadano affrontati con pragmatismo, con moderazione, con buon senso, non pensavamo di dover affrontare così presto prove politiche.

Così, abbiamo costituito, nel gennaio del 2021, una associazione, dandole il nome di Campobase. Per chi è uomo di montagna, il campo base è il luogo dove ci si prepara, dove si affina l’organizzazione, dove si guarda alla montagna per scoprirne le possibili vie, dove si stabiliscono i compiti e le cordate per chi tenterà di andare in cima; e ciò con un atteggiamento di grande attenzione  e rispetto anche nei confronti di quelli che non sono con noi.

Abbiamo iniziato a lavorare sul piano culturale e sul territorio, quando  con una accelerazione inaspettata, nel settembre di quell’anno sono state indette le elezioni politiche.

Sembrava una competizione persa per chi non accettava le idee della destra.

Ma con grande determinazione siamo stati parte nella costruzione della Alleanza democratica per l’Autonomia, riuscendo a far eleggere nel collegio senatoriale di Trento Pietro Patton. Così il nome di Campobase è stato inserito nella denominazione del gruppo delle autonomie del Senato.

A quel punto la decisione di costituirci in partito era inevitabile e così abbiamo svolto il 4 marzo 2022 la nostra assemblea costituente, indicando alle forze politiche della coalizione, in vista delle elezioni provinciali e regionali dell’autunno, Francesco Valduga come candidato alla presidenza.

Partivamo praticamente da zero, eppure con la entusiasmo e la competenza di candidati fortemente radicati nei loro territori, siamo riusciti, pur avendo perso come coalizione la competizione elettorale, ad eleggere quattro consiglieri provinciali: Francesco Valduga, capogruppo in Consiglio provinciale e garante delle minoranze; Roberto Stanchina, questore e componente dell’Ufficio di Presidenza; Chiara Maule, capogruppo in Consiglio regionale e vicepresidente della commissione affari sociali;  Michele Malfer, vicepresidente della commissione istruzione.

Il partito si è poi presentato con la propria lista alle elezioni di Rovereto, eleggendo ben cinque consiglieri comunali in appoggio alla sindaca Giulia Robol, assumendo la responsabilità del ruolo di vicesindaco con Andrea Miniucchi e la presidenza del Consiglio comunale con Claudio Cemin.

Ho avuto la fortuna di lavorare per tutto questo come Presidente del partito, ma come uno dei tanti che hanno creduto nel progetto: un progetto che continua a crescere in radicamento territoriale e convinzione e che ci vedrà impegnati, nella prossima primavera, nel rinnovo del Consiglio comunale di Trento, di Pergine, di Borgo Valsugana e molti altri comuni.

Nel frattempo il partito ha chiesto ed ottenuto l’iscrizione al Registro nazionale ed è stato ammesso alla possibilità della destinazione del 2 x 1000.

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